[125] William Auld 

 

Scozzese (nato nel 1924), vicepreside di liceo, esperantista attivo dal 1947, collaboratore di numerose riviste letterarie in lingua internazionale, è stato vicepresidente dell’UEA nel triennio 1977-80 e Presidente dell'Accademia dal 1979 al 1983.

Scrittore vivace, delle numerose opere è almeno da menzionare La razza bambina (1956), poema epico in 25 canti, fra le più grandi opere poetiche della letteratura originale esperantista, una sorta di epopea dell'umanità dove, nella drasticità suggestiva della visione profetica, i diversi artifici letterari danno forma alle angosce, ai dubbi, alla speranza dell'evoluzione del mondo.


Unufingraj melodioj

De malantaŭe
kroĉ-mane tiris timo
manikon mian
kaj flustris: “Ne esploru
kavernojn de l’ animo”.

Melodie a un dito

Da dietro
aggrappandosi con la mano la paura mi tirò
la manica
e sussurrò: "Non esplorare
le caverne dell'anima".

Vi estas maro

Vi estas maro, kiun mi navigas
sen kompasnadlo, sed kun gvidaj steloj;
sur via sino hula min kavigas
ventegoj, aŭ min lulas zefirpeloj…
Kaj malgraŭ fridoj, spite al la tromboj,
animo mia ĝojas sur l’ ondaro:
mi volas veli plu sur viaj ondoj,
kaj fine droni, droni en la maro…

Tu sei un mare

Tu sei un mare che navigo
senza bussola, ma con stelle a guidarmi;
sul tuo seno-scafo mi scavano
forti venti o mi cullano le spinte dello zefiro…
E malgrado i freddi, a dispetto delle trombe marine,
l’animo mio gioisce sulle onde:
voglio più veleggiare sulle tue onde,
e infine sprofondare, sprofondare nel mare…





Sul tema della seconda poesia riportata, un proverbio ricorda: Ne maro dronigas ŝipon, sed la ventoj [1701] – “Non è il mare ad affondare la nave, bensì i venti”.


 

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