[56] Kálmán Kalocsay

 
Poeta e prosatore ungherese (Abaújszántó, 1891 – Budapest, 1976) della scuola di Budapest, caporedattore della rivista Literatura mondo, è figura di primo piano nel panorama poetico esperantista: lirico, quasi intimista, grande ruolo occupa nella sua produzione il tema amoroso, dove il tratto timido e leggero si mescola al sensuale, in una profonda analisi della coscienza intima dell'umanità nei suoi desideri, le sue passioni, i suoi meandri più reconditi. Per eleganza e forte resa stilistica, nonché per la fedeltà al testo, è da menzionare prima di tutto la traduzione in Lingua Universale dell’Inferno dantesco.

Nel 1921 fu pubblicato il suo primo volume di poesie originali, Mondo kaj koro ("Mondo e cuore"); passati oltre dieci anni, apparve la sua collezione Streĉita kordo ("Corda tesa"), considerata una delle maggiori raccolte di poesie dell'intera letteratura esperantista. Pubblicò inoltre Rimportretoj ("Piccoli ritratti in rima"), poemetti di spirito dedicati ai maggiori esponenti del movimento esperantista di allora. Molti vedono in lui l'autore della collezione dei sonetti erotici Sekretaj sonetoj ("Sonetti segreti"), pubblicata sotto lo pseudonimo di Peter Peneter.

Kalocsay guidò il mondo letterario esperantista tramite la rivista Literatura mondo (che successivamente divenne anche casa editrice); il gruppo di scrittori che si formò attorno alla rivista durante gli anni 1920 e 1930 è noto come la scuola di Budapest.

I lavori di Kalocsay nell'ambito della teoria linguistica e letteraria includono la monumentale Plena gramatiko de Esperanto (“Grammatica completa di esperanto”) e il Parnasa gvidlibro (“Guida di Parnaso”), scritti in collaborazione con Gaston Waringhien [> 21], oltre al trattato di stile Lingvo stilo formo (“Lingua stile forma”). Kalocsay pubblicò anche l'Enciklopedio de Esperanto (“Enciclopedia di esperanto”) in due volumi.

Per  approfondimenti si rimanda a http://it.wikipedia.org/wiki/Kálmán_Kalocsay.

 
Krizo

Crisi

Pli longe ami
Iun ol tiu amas
Aŭ malpli longe:
Ĵaluzo aŭ kompato:
Turmento preskaŭ samas.
Amare più a lungo
qualcuno di quanto lui ami
oppure meno a lungo:
gelosia o compassione:
il tormento è quasi il medesimo.


Amo
supermezura ne estas plezura [88] “un amore eccessivo non è piacevole”.






 

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