[102] I nomi della natura  

 

In altre schede sono state chiarite le caratteristiche del lessico dell’esperanto. Il lessico della natura può essere diviso in due grandi gruppi: (A) lessico nella lingua comune e  (B) lessico scientifico.


A – Lessico comune

I nomi di animali, frutta, fiori, alberi, ecc. che hanno rilevanza per l’uomo comune nella vita di tutti i giorni derivano da radici  presenti nelle varie lingue nazionali, secondo i criteri della formazione del lessico dell’esperanto.

Per cui abbiamo, ad esempio:
ĉevalo = cavallo (dal francese ed altre lingue neolatine)
hundo  = cane (dal tedesco)
muso   = topo (dal latino)
oppure:
pomo  = mela (lingue neolatine)
bero  = bacca (lingue germaniche)
liĉio = litchi, dattero cinese (dal cinese)
o ancora:
ulmo = olmo (latino e lingue neolatine)
santalo = sandalo (dal persiano attraverso l’arabo)
baobabo = baobab (etimologia incerta, dall’arabo o da lingue africane)

Riportiamo, al principio di questa scheda, le foto di alcuni animali, piante e fiori, solo a titolo di esempio e senza alcun tentativo di sistermaticità – qui di sèguito la lista dei termini citati.


bestoj        animali
serpento     serpente
kokcinelo    coccinella
kuniklo        coniglio
aglo        aquila
hundo        cane
araneo        ragno
muso        topo

arboj        alberi
pino        pino
olivarbo    albero di ulivo
saliko        salice
cipreso        cipresso
fig-arbo    fico
kverko        quercia

floroj        fiori
leontodo    dente di leone (soffione, tarassaco)
lekanteto    margherita
malvo        malva
trifolio        trifoglio
violo        viola
papavo        papavero
rozo        rosa
lilio        giglio
orkideo    orchidea
tulipo        tulipano
narciso    narciso
sunfloro    girasole


B – Lessico scientifico

Il lessico scientifico della botanica e della zoologia ha caratteristiche sue proprie, derivate dal fatto di aver già avuto, nel corso degli ultimi secoli, sistemazione e regolarizzazione. A tutti i lettori colti sono note le opere di Linneo (Carl von Linné) e la sua denominazione binomiale in latino delle piante e degli animali, che è stata seguita almeno nel mondo occidentale in maniera generale. L’aggiornamento dell’opera di Linneo è sempre proseguito fino ad oggi, e sulla sua base sono state redatte le liste di parole dell’esperanto nel campo del lessico della natura. Peraltro tra i collaboratori del maggior dizionario di esperanto, il Plena Ilustrita Vortaro de Esperanto {“Dizionario Completo di Esperanto Illustrato”} vi sono scienziati quali il botanico danese Paul Neergard e lo zoologo dell’Università di Oslo Carl Støp-Bowitz.

Nell’esperanto scientifico, quindi, Calystegia diventa Kalistegio e Dytiscus diventa Ditisko, con il solo adattamento alle regole di scrittura dell’esperanto. Sempre a titolo di esempio riportiamo i nomi di alcune piante dell’Asia orientale di cui in un blog in rete (http://www.vastalto.com/blog/?p=1065) si discute la creazione del nome in esperanto:


kerio: Kerria japonica
lespedezo: Lespedeza bicolor
osmanto: Osmanthus fragrans
petazito: Petasites japonicus
sazanko: Camellia sasanqua

La corrispondenza tra il nome in latino ed in esperanto è evidente.



Il mondo della natura ha ovviamente ispirato numerosi proverbi in esperanto, fra cui ricordiamo:  Laŭ la frukto oni arbon ekkonas [1290] “Qualche albero si riconosce dal frutto”.

 

Federazione Esperantista Italiana

http://www.esperanto.it

Città di Mazara del Vallo

http://www.comune.mazaradelvallo.tp.it

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