[7] Bruno Migliorini

 
Si è tenuta, il 26 luglio 2006, un’intera giornata presso l’Università di Firenze (i cui Atti sono stati pubblicati in Multilinguismo e Società 2008) dedicata al grande linguista rodigino e ai suoi rapporti con l’esperanto. Riprendiamo in questa sede l’incipit dell’introduzione di Christer Kiselman, all’epoca vicprezidanto della Akademio de Esperanto, presentata in tale introduzione come la lingva kaj literatura akademio de la esperantoparolantoj {“l’accademia linguistica e letteraria dei parlanti esperanto”}, una sorta di equivalente dell’Accademia della Crusca per la lingua italiana, di cui Migliorini fu Presidente prestigioso:

 Bruno Migliorini (1896-1975) estis elstara lingvisto. Lia plej konata verko, almenaŭ en Italujo, estas lia monumenta “Historio de la itala lingvo”, unue publikigita en 1960 kaj poste reeldonita plurajn fojojn. Sed por esperantistoj eble lia aktiveco rilate al esperanto estas pli konata. [Kaj ankoraŭ leginda estas] la libreto “Lingvaj aspektoj de Esperanto” (1985), kiu enhavas sep eseojn verkitajn de li dum la periodo 1924-1963.

B.M. (1896-1975) è stato un linguista eccelso. La sua opera più nota, almeno in Italia, è la monumentale “Storia della lingua italiana”, pubblicata per la prima volta nel 1960 e successivamente riedita più volte. Ma agli esperantisti è forse più nota la sua attività in favore dell’esperanto. [E ancora degno di lettura è] il libriccino “Aspetti linguistici dell’esperanto” (1985), che contiene sette saggi da lui scritti nel periodo 1924-1963.

Infatti, anche se spesso poco noto (e comunque in ombra rispetto alla sua attività maggiore di linguista di fama internazionale), Bruno Migliorini è stato anche un esperantista, e sebbene in modo discreto, ha contribuito in modo fondamentale alla diffusione di questa lingua. Ad esempio, è autore del Manuale di Esperanto, probabilmente all’epoca la migliore grammatica di esperanto in italiano (Paolet, San Vito al Tagliamento 1922; riedizione libera in pdf: Cooperativa Editoriale Esperanto, Milano 1995, con vocabolario, curata dal fratello Elio Migliorini – ragione per cui come autore figura solo, riassuntivamente, il cognome di entrambi). Migliorini aveva appreso l’esperanto già in giovane età, ed ebbe un ruolo di rilievo nel Movimento esperantista italiano. Nel 1923 fu membro onorario della Cattedra Italiana di Esperanto (oggi Istituto Italiano di Esperanto), massima associazione volta alla promozione dello studio e dell'insegnamento dell'esperanto in Italia. Già nel 1919 aveva partecipato alla fondazione della sua sezione romana, il Roma Esperanto-Instituto, assieme a Luigi Giambene, Alfredo Stromboli e Demetrio Cossaro; l'associazione si proponeva di promuovere “[...] l'insegnamento della lingua ausiliaria internazionale [...] e la diffusione del suo utilizzo nelle relazioni internazionali” (Carlo Minnaja, Bruno Migliorini nella cultura esperantista, 5) [fonte: Wikipedia].


Lecionoj al profesoro estas vana laboro [1293] “(Dar) lezioni a un professore è fatica inutile”.


 


 

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